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In marcia verso il 2030

By dicembre 21, 2021 No Comments

“Un sogno è solo un sogno. Un obiettivo è un sogno con un progetto e una scadenza” H B Mackay. Ecco i nuovi protagonisti delle politiche economiche: sostenibilità, energia, digitalizzazione.

L’innovazione negli ultimi due secoli ha trasformato il modo in cui facciamo le cose al punto che viaggiare, lavorare, comunicare, curare è totalmente diverso. Tra la prima e la seconda rivoluzione industriale, si è passati dal telegrafo al telefono, alla radio e alla televisione; dal carbone al petrolio; dalle locomotive ai veicoli a combustione interna. Inoltre l’intensificazione dello sviluppo tecnologico ha accorciato i tempi di adozione delle novità da parte del pubblico. Ad esempio ci sono voluti 70 anni perché l’uso della lavatrice saturasse la popolazione, 20 anni per la televisione a colori, ma solo 5 anni per i social media.

5° strada con i cavalli e con le macchine

Quando è avvenuto l’attacco a Pearl Harbor, nel 1941, l’artiglieria statunitense era per il 75% trainata ancora da cavalli; eppure alla fine della guerra è iniziata l’era atomica. Solo 10 anni fa leggevamo ancora il giornale di carta mentre oggi ci annoiamo subito dopo le prime due righe del titolo on line; come cambiano in fretta le abitudini! Al punto che molti consumatori, anche quelli privi di conti bancari, ma in possesso di cellulari, dopo la pandemia non comprano più nei negozi ma sfruttano l’e-commerce. Un processo guidato dai paesi emergenti, Cina in testa, presenti con 16 paesi tra le economie più digitalizzate del mondo. “Forse fra 10 anni ripenseremo al Covid come il “momento di Pearl Harbor” della nostra generazione, un periodo in cui le avversità estreme stimolano l’innovazione e i cambiamenti di comportamento per contribuire ad affrontare alcune tra le più grandi sfide epocali” M Romo.

artiglieria nel 1945

Nel 2020 gli abbonati a due popolari servizi di streaming sono passati da 230 a 315 milioni mentre i cinema chiudevano i battenti. A parità di altre condizioni non c’era motivo per cui i canali tv tradizionali non avrebbero dovuto prosperare anche durante i periodi di chiusura. Invece in USA il declino di quei telespettatori, ormai in atto da tempo, ha subito un’accelerazione a conferma che l’intrattenimento digitale non si fermerà quando la pandemia sarà passata.
Il ritmo del cambiamento sta accelerando sulla spinta di un salto nella digitalizzazione prodotto dall’arrivo del 5G. Se molti lavori scompariranno, persino le professioni intellettuali che rimarranno verranno trasformate. Bank of AML ha quantificato in circa 800 milioni i posti di lavoro a livello mondiale che rischiano di diventare obsoleti entro il 2035 a causa dell’automazione digitale, mentre saranno solo 22 milioni quelli che la tecnologia 5G creerà secondo IHS Markit; per di più senza una distribuzione equa tra le varie aree. L’Asia e la Cina infatti ne beneficeranno maggiormente, avvantaggiati da una vasta popolazione di nativi digitali, sempre più benestanti e con una mentalità sempre più globale. Qui le aziende sono in grado di raccogliere più dati di qualsiasi altro paese e di acquisire così un vantaggio strutturale insormontabile. La sola Cina poi genera ogni anno 8,3 volte più laureati in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica degli Stati Uniti e ha superato il suo rivale diventando il più grande produttore di documenti di ricerca e brevetti a livello globale. “I dati sono il nuovo petrolio e la Cina è la nuova Arabia Saudita” K F Lee.

Cina

“Conoscere nel senso della Scienza vuol dire prevedere. È l’abilità di matematizzare, calcolare, misurare, che consente all’uomo moderno di costruire un ponte prevedendo il comportamento meccanico della struttura” C Rubbia. Ecco stiamo costruendo la prossima rivoluzione, quella della connessione, dell’internet delle cose che dà vita all’internet delle comunicazioni, delle energie rinnovabili e della mobilità, connesse da un’infrastruttura pubblica e intelligente. In una società post carbonio basata quasi al 100% su rinnovabili, caratterizzata da un’economia circolare altamente resiliente, l’efficienza energetica aumenterà fino al 60% così come la produttività. Ciò porterà alla progressiva riduzione degli occupati nelle mansioni ripetitive come vedremo nelle smart factory e nei loro centri di controllo dove i lavori potranno essere svolti da sedi remote.

Enel 2030

Già oggi le ambulanze di Barcellona sono collegate alla rete 5G nell’ambito di un esperimento pilota. Equipaggiate con telecamere e monitor dotati di sensori che mostrano i segni vitali del paziente, un video streaming in tempo reale le collega all’ospedale in cui medici specialisti possono impartire da remoto istruzioni ai paramedici sulle cure migliori per il paziente. Negli ospedali robot a guida autonoma (aprono da soli le porte automatizzate e prendono l’ascensore) sono capaci di ridurre drasticamente le infezioni garantendo una disinfezione al 99,99% a complemento della pulizia manuale; e l’intelligenza artificiale è in grado di supportare le istituzioni mediche rispondendo fino a 160 milioni di messaggi in un solo mese.
Sappiamo che gli elementi che contraddistinguono una rivoluzione industriale, che porti benefici all’umanità, sono frutto di scoperte che riducono il costo di energia, cibo e trasporti. Bene, con l’attuale ritmo di sviluppo nel 2030 l’energia pulita in batterie costerà 3 centesimi rispetto ai 25 di quella tradizionale, le proteine vegetali costeranno un quarto di quelle animali da allevamenti tradizionali, i trasporti avranno protagonisti i veicoli elettrici (un’auto è composta da un decimo dei pezzi che stanno in un diesel). Meno acciaio più tecnologia: è una rivoluzione paragonabile all’introduzione delle macchine a vapore.
Stiamo andando verso l’uso di vaste flotte di veicoli elettrici autonomi nelle principali città che renderà inutile la proprietà privata dell’auto, cioè non più una necessità ma un lusso. Un grande operatore nella logistica come Fedex investirà 2 miliardi di dollari in tre aree chiave: elettrificazione dei veicoli, energia sostenibile e sequestro di carbonio. Ad esempio il 50% dei veicoli acquistati entro il 2025 sarà elettrico con il 100€ entro il 2030 per arrivare con tutta la flotta nel 2040. Nel 2030 potremmo vivere, lavorare, studiare in un mondo radicalmente nuovo. Una vita più sana, meno costosa e più digitale, virtuale, incentrata sui dati visto che molte tecnologie esistono già.

“Studia il passato se vuoi vedere il futuro” Confucio. La storia insegna che siamo passati dai biocarburanti tradizionali, come il legname, al carbone verso la fine dell’800 e dal carbone all’oil & gas verso la metà del ventesimo secolo. L’utilizzo del carbone è collegato all’introduzione dei motori a vapore; il passaggio all’oil & gas è stato guidato dall’evoluzione ai motori a combustione interna. Per arrivare alla piena adozione del carbone sono stati necessari circa 70 anni, mentre gas e petrolio hanno impiegato circa 50 anni ad affermarsi.

Innovazione

Per un passaggio completo alle rinnovabili si stima ci vorranno solamente 30 anni, sulla spinta del minaccioso cambiamento climatico che sta costringendo i governi a supportare la nuova transizione energetica tramite iniziative quali la fissazione dei prezzi delle emissioni, investimenti nelle infrastrutture verdi, AI e il contenimento delle attività inquinanti. Ad esempio la Direttiva UE sulle rinnovabili stabilisce che entro il 2030 almeno il 32% dell’energia debba provenire da risorse rinnovabili, perciò almeno 1000 miliardi nei prossimi 7 anni saranno indirizzati dalla UE a tematiche ambientali e sociali. Nel 2015 l’ONU ha individuato 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), inseriti nell’agenda 2030, un programma d’azione per le persone, il pianeta, la prosperità, sottoscritto dai governi di 193 paesi membri. Questo approccio porta ad una riduzione del 90% dei fallimenti delle compagnie unitamente all’incremento del profitto, migliori performance in borsa ed al benessere. “Se c’è qualcuno seduto all’ombra oggi, è perché qualcun altro ha piantato un albero tempo fa” W Buffett.

progetti internazionali

“… non è solo un problema ambientale … è una minaccia per la salute … malattie infettive come malaria e febbre gialla si espanderanno … l’aumento della temperatura e la prolungata siccità renderanno i suoli fertili inadatti al pascolo o alla coltivazione … città costiere come Lagos e Cape Town subiranno inondazioni … “. K Annan. Perciò molti governi stanno puntando ad emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2050 (2060 per la Cina) in linea con l’accordo di Parigi al fine di porre rimedio al problema del cambiamento climatico indotto dall’uomo con l’impiego di combustibili fossili che, ricorda J Rifkin, ha portato alla sesta estinzione di massa della vita sulla Terra.

“Non esiste il passato, ma solo il presente del passato (che poi si chiama “memoria”). Non esiste il futuro, ma solo il presente del futuro … L’unico.” De Crescenzo. Ecco da tempo le parole chiave sono diventate sostenibilità, innovazione, sviluppo e responsabilità perché: “siamo di fronte ad un’emergenza globale. E due tendenze strutturali già in atto hanno avuto un’accelerazione dopo l’evento pandemia: l’adozione di tecnologie digitali, l’aumento degli interventi pubblici nell’economia.
Questi ultimi sono aumentati come non si era mai visto. L’era in cui le economie venivano gestite nell’interesse delle grandi aziende era già sulla via del tramonto, vista l’opposizione al libero scambio, la ripresa delle attività antitrust, le pressioni ad aumentare le imposte sulle società e un primo tentativo di riequilibrare il rapporto tra lavoro e capitale, ad esempio alzando i salari minimi. Ritorna d’attualità la frase di B Franklin: fare bene facendo del bene”. Profitto unito a buone pratiche commerciali e sociali. Dice J Rifkin: “la mossa da parte dei fondi pensione di prelevare miliardi di dollari dei loro investimenti dal settore dei combustibili fossili e reinvestirli nell’economia verde intelligente segna l’avvento dell’era del capitalismo sociale … “.

qualcosa è cambiato

Il presidente della FED J Powell ha definito così le tre ere passate. Era I: 1950–1982 L’Era della grande inflazione. Era II: 1983–2009 L’Era della grande moderazione. Era III: 2010–L’Era della grande “disinflazione”. Secondo Powell i cambiamenti a cui stiamo andando incontro hanno una portata tale che è lecito parlare dell’inizio di una nuova era ma non ha voluto attribuirle un nome. Potremmo definirla della digitalizzazione grazie allo sviluppo della intelligenza artificiale.
L’AI è in grado di riconoscere testi, immagini, video, voci ed estrapolare informazioni. Collegare tutte le informazioni raccolte (ragionamento), analizzare tutti gli imput/output di dati (Machine Learning), interagire con l’uomo sfruttando il linguaggio naturale (Human Machine Interaction). “Non bisogna avere paura dell’intelligenza artificiale ma della stupidità naturale” F Moioli. L’AI è entrata prepotentemente nelle nostre vite, basti pensare ai chatbot, auto a guida autonoma; a servizi come Gmail, Facebook, Netflix, a sistemi esperti per la configurazione di proposte commerciali complesse, fino agli assistenti virtuali.
E poi c’è lAI delle emozioni e delle visioni, quella della realtà aumentata con gli Hololens che fanno interagire il fisico con il virtuale. Citiamo tre esempi di utilizzo: lo stilista Ferragamo per la collezione di calzature maschili con tanto di commesso-ologramma che trasforma completamente l’esperienza di acquisto; o Natuzzi che permette di pre-vedere l’arredo della propria casa; e infine Wurth che abilita la rete di artigiani a fornire assistenza e manutenzione a distanza. Si impone pertanto un cambiamento, un po’ come durante l’introduzione dei primi treni a vapore: una cattiva lettura del fenomeno avrebbe portato fuori mercato chi lavorava nel mondo dei cavalli. “Se progetti deliberatamente di essere meno di quello che sei capace di essere, allora ti avviso che darai infelice per il resto della tua vita” A Maslow.

realtà aumentata

Nell’ambito di queste trasformazioni è utile ricordare quanto diceva M Heidegger:” ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica … Di gran lunga più inquietante è che non siamo ancora capaci di raggiungere … un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca”. È sempre stato importante comprendere la Tecnica ma oggi lo è ancor di più perché da strumento nelle mani dell’uomo, è diventata il soggetto della storia dice Galimberti. Per le dimensioni raggiunte e per l’autonomia guadagnata, esprime l’astrazione e la combinazione delle azioni umane a un livello di artificialità tale che nessun uomo, per quanto specializzato, è in grado di controllarla nella sua totalità. Governa il mondo riducendo l’uomo a funzionario dei suoi apparati, relegandolo in un “altrove”, allontanandolo dal “sé”. La civiltà sta producendo macchine che si comportano come uomini e uomini che si comportano come macchine ricorda E Fromm.
La Tecnica vuole ottenere il massimo degli scopi con l’impiego minimo dei mezzi, i suoi valori sono efficienza e produttività; tutto quello che l’uomo è di irrazionale, come l’amore, l’immaginazione, il sogno finisce per essere messo fuori dalla storia. “Se non progetti la tua stessa vita, le probabilità sono che tu rientri nei piani di qualcun altro. E indovina cosa hanno progettato per te? Non molto” J Rohn. È necessario pertanto che le persone di valore nell’università, nell’informazione, nel sociale e nelle imprese, dotate di un grande background, anche umanistico, diventino protagoniste di un Rinascimento Naturale per rimettere al centro l’essere umano ed utilizzare al meglio le tecnologie del futuro. “Mi chiedi qual è stato il mio progresso? Ho cominciato a essere amico di me stesso” Seneca.

sviluppo umano

Marco Biagioli

Author Marco Biagioli

Marco Biagioli, consulente finanziario e pubblicista, collabora a diverse testate finanziarie. tel 3483856053

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