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ANNO NUOVO piccola ABITUDINE NUOVA

By febbraio 5, 2021 No Comments

La tua grande idea del 31/12 doveva essere un cambiamento prioritario mentre il 1/2 è già un ricordo sbiadito! Ma non rimandare, calibra l’obiettivo su una piccola abitudine e … vinci facile.

“Un essere che si abitua a tutto: ecco, penso sia la migliore definizione che si possa dare dell’uomo.” F Dostoevskij. Eppure ogni anno emergono dal profondo del cuore nuove intenzioni e programmi da coltivare; facile tradurli in fatti purché si esca dalla nostra zona di confort. Forse intendevi spegnere il cellulare fin dall’ora di cena? Il 70% di italiani infatti si addormenta dopo un ultimo controllino. Oppure avevi pianificato di stabilire tre orari per leggere tutte le email insieme? Dopo circa sei secondi dall’arrivo si interrompe il flusso di lavoro e, anche se non rispondi, poi il tempo necessario a riconquistare la concentrazione persa è mediamente di un minuto.

Se non ci sei riuscito sappi che la specie umana ha la tendenza ad opporsi al cambiamento (costrutto di omeostasi) e spesso si deve ricorrere a espedienti che abbattano la resistenza del sistema. Comprendere come aggirarla è una delle sfide principali della psicologia ed un vantaggio per chiunque, basta infatti cambiare tre abitudini all’anno per ottenere risultati fenomenali. “L’abitudine è, fra tutte le piante umane, quella che ha meno bisogno di un suolo nutritivo per vivere e la prima a spuntare sulla roccia apparentemente più desolata.” M Proust.

Dice H D Thoreau: “c’è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera”. Questa in realtà dipende, per gran parte, dalle nostre convinzioni, le quali determinano stati d’animo, aspettative e comportamenti che insieme alle credenze hanno un enorme potere su di noi e sugli altri. Nel libro -i 5 rimpianti delle persone in punto di morte- troviamo al primo posto: “vorrei aver avuto il coraggio di vivere una vita fedele ai miei principi e non quella che gli altri si aspettavano da me”. In fondo esistere significa stare fuori, essere esposti. “Esitare è già prendere una decisione” S J Lec. Diventare consapevoli di sé significa iniziare anche ad interrogarsi sui propri valori, usare cioè quella sensibilità nel riconoscersi nel tempo, scoprirsi, accettarsi, modificarsi. “La felicità è quello stato di consapevolezza che deriva dalla realizzazione dei propri valori” A Rand.

L’obiettivo è di scoprire doti, limiti e rigidità: il proprio potenziale. “Ognuno vale quanto le cose a cui dà importanza” M Aurelio. Solo avendo un’ottima relazione con noi stessi potremo avere ottime relazioni con gli altri, realizzare i nostri sogni e sapere come agire e reagire in ogni situazione. Il miglior momento della giornata per rifletterci? Forse quell’ora che vale 1000€: la fase del risveglio. “I due giorni più importanti nella tua sono il giorno in cui nasci e il giorno in cui scopri il perché sei nato” M Twain.

Una volta esplorati valori e credenze conosciamo noi stessi attraverso le nostre abitudini. “Ogni uomo adulto è costituito interamente di abitudini, anche se è spesso inconsapevole di esse e nega perfino di averle” G Gurdjieff. Ne abbiamo forse a migliaia, sono il nostro modo di reagire abitualmente alle cose senza pensarci. Sono routine che si formano e si cancellano lentamente. Può trattarsi della sequenza dei gesti dell’igiene quotidiana, occupare quel posto a tavola, come mangiamo, parliamo, gesticoliamo, usiamo il computer. Comprendono il nostro metodo di lavoro, lo stile di guida, come ci presentiamo agli altri: come reagiamo davanti agli stimoli dell’ambiente. Sembra che il 45% delle attività che svolgiamo ogni giorno, emozioni e pensieri compresi, sia abituale.

Molte sono il risultato dell’educazione dei nostri genitori, della scuola ovvero dell’osservazione del comportamento altrui. Insieme a tv, esperienze e libri hanno fatto sì che si sviluppassero determinate mode, usi, consuetudini. “In ogni famiglia, il morbillo è sempre meno contagioso delle cattive abitudini. M Mc Laughlin. Dunque senza rendercene conto le nostre vite sono governate dalle abitudini. La storia della “rana bollita” è indicativa di come finiamo spesso con l’abituarci a ciò che non ci fa bene: relazioni impari, notizie drammatiche, abusi, compromessi. “L’abitudine a indugiare annienta l’abitudine a decidere” saggezza cinese.

Dice M Medeiros “lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine…”. Ben venga invece il delegare i compiti di routine per riservare così la preziosa attenzione a compiti più rilevanti o gratificanti. In questo senso, il fenomeno della fissità funzionale è emblematico: siamo così abituati a usare un oggetto in un certo modo, da non immaginare di poterlo impiegare altrimenti. Non a caso, uno dei più noti test di creatività consiste proprio nell’inventare il maggior numero possibile di usi alternativi per un attrezzo comune come ad esempio una graffetta.
“Le nature degli uomini sono uguali; sono le loro abitudini che li separano.” Confucio. Nel bene o nel male ognuna delle nostre abitudini è il risultato di tante piccole scelte e azioni che abbiamo portato avanti nel tempo. Perché un cambiamento non è un evento epocale, ma un processo, magari poco entusiasmante, in continuo divenire. “Niente ha bisogno d’esser modificato quanto le abitudini degli altri”. M Twain.

Che ti piaccia o no oggi sei il risultato delle abitudini che hai adottato negli ultimi 5 anni, e tra 5 anni sarai il risultato di quelle che decidi di fare tue da oggi dice Mazzucchelli. Mangi al fast food o sano, guardi il cellulare 150 o 10 volte al giorno, ascolti tuo figlio per 2 minuti o per 30? Le abitudini sono quella forza invisibile che lentamente determina la tua persona, dà forma all’immagine che gli altri hanno di te. “La gente si aggrappa all’abitudine come ad uno scoglio, quando invece dovrebbe staccarsi e buttarsi in mare. E vivere.” C Bukowski.

Da tempo c’è una sorta di contrapposizione tra l’abitudine, noiosa ma efficace, e la motivazione, attraente ma inaffidabile. Come scegliere tra la cicala e la formica, tra una routine che porta a qualche risultato e un fuoco di paglia poco controllabile. In realtà un conto è la instabile e breve motivazione estemporanea in cui l’impulso è dato dall’esterno. Ben altro è la motivazione intrinseca, l’auto-motivazione che poggia sulle abitudini, duratura e capace di operare quando i facili entusiasmi sono evaporati. Quella basata su ciò che emoziona, perché alla base di ogni grande decisione nella vita c’è un’emozione che spinge ad agire. Rompere un fidanzamento, cambiare partito sono processi nei quali non sono le argomentazioni logiche ad avere un ruolo principale ma le emozioni. “Riconoscere le nostre emozioni senza giudicarle o respingerle … è un atto di ritorno a casa” T N Hanh.

Nel libro di Mazzucchelli -Fattore 1%- c’è scritto che quando proviamo un’emozione, per un attimo, la vita si colora, cambia musica, nuovi profumi, quel momento diventa indimenticabile e ci sentiamo finalmente protagonisti attivi in quel contesto. “Non aspettare; non sarà mai il tempo opportuno. Inizia ovunque ti trovi, con qualsiasi mezzo tu puoi avere a tua disposizione; mezzi migliori li troverai lungo il cammino” N Hil. Entrare in contatto con queste forti emozioni interne ci aiuterà a modificare abitudini consolidate ma sbagliate e dare una svolta alla vita; che è composta per il 20% da ciò che ci accade e per l’80% da come accogliamo quello che ci capita. “La persona superiore usa la sua mente come uno specchio: essa accetta tutto, riflette tutto. Riceve ma non trattiene”. C Tzu.

“L’abitudine si vince con l’abitudine” T da Kempis. La buona notizia è che può essere modifica con la tecnica dei piccoli cambiamenti e realizzare così ciò che si desidera essere. Ha una “anatomia” e si può dissezionare. Pensiamo a certe routine: mettere le scarpe, controllare facebook, portare a spasso il cane, addormentarsi davanti alla tv. “Le abitudini sono come una fune. Ne intrecciamo un trefolo ogni giorno e ben presto non riusciamo più a spezzarla.” H Mann. Allora si può riformulare la frase “voglio dimagrire” con “voglio perdere mezzo kilo, quindi mangio una fetta di pane in meno”. Perché “chi stai diventando è molto più importante di ciò che stai facendo. Nonostante ciò è ciò che stai facendo a determinare chi stai diventando” H Elrod.
La dissonanza cognitiva è quotidianamente in funzione, lavora silente in ogni ambito della nostra vita e prenderne consapevolezza è il primo passo per orientarla a nostro favore. Ecco che introdurre un cambiamento dell1% è l’innesco, un virus che entra nel sistema e, con un’accelerazione geometrica, va a conquistare l’intero organismo producendo il grande cambiamento. “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile». S Francesco.

Automatizzare è la strategia vincente, come insegna madre natura che usa la cassaforte del cervello primitivo: un posto più sicuro della fallibile corteccia (i cui ragionamenti possono essere distorti dai tanti errori di interpretazione) o del volubile sistema limbico (sede delle emozioni, a cui basta un capriccio per far saltare tutto in aria). In un ambiente a ritorno immediato serviva una mente ancestrale: ho fame, mi procuro cibo. Oggi il ritorno è ritardato e si perde la dimensione del feedback; ma il cervello, come dice Harari, è lo stesso di 70000 anni fa. Studiamo per ottenere un lavoro che arriverà solo dopo anni e questa perdita della riprova ha impatti devastanti sul nostro modo di restare motivati nel tempo. Perché ricevere un feedback è molto potente: il solo vedere un segnale stradale che ricorda il limite di velocità ce la fa ridurre del 10%. Ed io quali segnali voglio abbinare alle nuove abitudini?

“Abitudine. Il surrogato della felicità.” Dice A Puškin. In generale perché un comportamento possa venire agilmente ripetuto nel tempo è necessario che possieda tre caratteristiche:
1) deve essere attivabile con poco sforzo. Se voglio prendere l’abitudine di leggere mezz’ora al giorno creo un segnale che me lo ricorda e che mi spinge a farlo ad esempio metto il libro sul comodino o al posto del telecomando. Frequento persone che leggono e depotenzio i segnali negativi lasciando il cellulare in un posto scomodo.
2) deve essere raggiungibile: se non ho mai letto prima è più realistico cominciare con qualche minuto al giorno. Dobbiamo imparare a rendere così semplice un comportamento, che richieda un tempo così ridotto, da non essere possibile dirgli di no. “Non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti voluto essere. G Eliot.
3) deve essere coinvolgente, entrare effettivamente nella sfera dei miei interessi per arrivare soddisfatti a fine giornata. Deve accendermi, farmi intuire i vantaggi che ne trarrò una volta acquisita; far sì che io possa dare un significato a ciò che faccio, al punto da raccontarlo agli altri e trarne indirettamente un rinforzo. “Il più grande spreco nel mondo è la differenza tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare.” B Herbster.

Le cattive abitudini sono più facili da abbandonare oggi che domani: proverbio Yiddish. Nei processi di cambiamento la parte più difficile è compiere il primo passo. Vinci facile con -piccola abitudine piccola volontà- e con “zero giorni zero” ovvero evita di vivere una giornata senza dedicarti affatto alla tua azione da automatizzare. È dimostrato (Harvard B R) che per creare una nuova abitudine occorrono in media 66 giorni, superata questa soglia a gettare la spugna è solo il 4%.
“L’eccellenza è un’arte ottenuta attraverso l’addestramento e l’abitudine … Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente …” dice Aristotele “… ciò che dobbiamo imparare a fare lo impariamo facendolo”. Recenti studi confermano come il funzionamento della mente influenzi le percezioni e come, a sua volta, sia modellato dalle nostre esperienze. E tu a cosa stai pensando? In fondo, parafrasando Han, oggi hai ancora delle ore intatte e domani ne avrai 24 tutte nuove davanti.

“Ogni mattina noi nasciamo nuovamente. Ciò che decidiamo di fare oggi è ciò che conta davvero”. Buddha.

Marco Biagioli

Author Marco Biagioli

Marco Biagioli, consulente finanziario e pubblicista, collabora a diverse testate finanziarie. tel 3483856053

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